Il gruppo di case disposto lungo la strada comunale, nelle vicinanze della piazza, è conosciuto da tutti come “La Chiesa”; non è un casolare vero e proprio, ma è il cuore del paese, dove, un tempo, si trovavano i principali esercizi commerciali e edifici pubblici. Il limite inferiore del casolare è il campo sportivo, sul quale si affaccia la vecchia segheria, ora in disuso, al fianco della quale si trovava, in passato, il campo per il gioco delle bocce. Dopo il bivio che conduce alla parrocchia, superato l’edificio che, prima della II Guerra Mondiale, ospitava la scuola, si arriva all’alto muro sottostante la chiesa, di fronte al quale, un tempo, c’era la “Trattoria delle Tagliole”, successivamente trasformata in bar e tabacchi prima di essere definitivamente chiusa. Poco più avanti, la strada si allarga a formare la piazza “Adolfo Ferrari”: in passato, era più piccola di quell’attuale e, dove adesso ci sono le panchine, c’erano il lavatoio comune, il forno dei Serafini e le baracche per riporre la legna. Al fondo della piazza si apriva “La Trattoria Lago Santo”, trasformata poi in ristorante e albergo prima che le saracinesche venissero definitivamente abbassate, e di fronte alla quale, dopo la II Guerra Mondiale, venne aperto un servizio commerciale di vendita di alimentari, anch’esso chiuso da diversi anni. Di fianco alla trattoria Lago Santo venne costruito l’edificio che ospitava il primo ufficio postale e un piccolo bar che rimase aperto per un periodo di tempo limitato. Superata la piazza, dopo la confluenza con la via del Piano, c’era la rivendita di tabacchi e, poco più avanti, dopo la guerra, vennero costruiti il nuovo ufficio postale, chiuso nel 2012 e la nuova scuola, chiusa nel 1974 perché la popolazione scolastica non raggiungeva più il numero minimo previsto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Di fronte alla scuola non c’erano le costruzioni e gli esercizi pubblici attuali, ma solo un gioco delle bocce e un giardino recintato, conosciuto come “l’orto del prete”, che Don Gimorri custodiva gelosamente e che segnava, come ancora oggi, il confine superiore del casolare.
2020 All Rights Reserved. Design by Free html Templates